venerdì 19 dicembre 2014

I casi della vita e della morte

In questo preciso istante son viva.
Anche tu che mi stai leggendo sei vivo. Ne sono abbastanza certa. (Posto che George A. Romero, non sappia qualcosa che io ignoro).
E probabilmente io e te siamo vivi perché non ci siamo mai incontrati.
Ah, ci siamo incontrati?
Allora siamo vivi perché ci siamo incontrati.

Prendi quei due miei amici che sono morti in un incidente stradale. Insieme. Se non si fossero mai incontrati non sarebbero morti. Per lo meno non lì, in quel momento, insieme. Sarebbero ancora vivi. O magari uno dei due sarebbe vivo e l'altro morto anni prima, chissà dove, chissà quando. Non so cosa sarebbe successo se avessero percorso strade diverse, ma so di per certo cosa è successo sulla strada che stavano percorrendo insieme.

Io sono indiscutibilmente viva (no Shyamalan, il tuo era solo un film, non rompere!).

Quindi posso ragionevolmente dedurre che stare 12 anni con te mi abbia salvato la vita.
Ok, nessuno può sapere cosa sarebbe successo se non ci fossimo mai incontrati, magari sarei sopravvissuta comunque e sarei potuta diventare un'astronauta, una paleontologa o una velina (no, quest'ultima mi sento di escluderla a priori per via del mio metro e cinquanta), ma so di per certo che con te non sono morta, perciò i momenti passati insieme mi hanno tenuta lontana dai momenti che avrebbero potuto farmi fare una brutta fine.

Inoltre, è probabile che anche avermi confessato 5 anni fa tutte le tue malefatte in una botta sola e avermi così indotto a partire per ricostruirmi una vita altrove sia stato utile alla mia sopravvivenza.
Magari, avessi tardato anche solo un altro mese, ci saremmo potuti trovare nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Magari no, ma tu lo sai come sarebbe andata se avessi tardato anche solo di un altro mese? Io non lo so.
Quello che so è che son qui che scrivo e che sono decisamente viva (Darabont, e mollaci pure te... La tua è solo un'improbabile serie televisiva, oserei dire anche parecchio criticata).

Quindi non mi resta altro da fare che dirti grazie e sperare che gli avvenimenti imprevisti, gli incontri, le coincidenze e i casi, continuino a essere della vita e non della morte.